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METODICHE CHE UTILIZZO
FITOCOMPLEMENTI

Non esistono piccoli rimedi e grandi farmaci.
Quando una sostanza ad effetto terapeutico risulta efficace,
essa è sempre un grande farmaco.
Fernando Piterà

La fitoterapia progenitrice della moderna farmacopea ed utilizzata in ogni angolo della terra sin dai tempi più remoti, è una pratica terapeutica che si avvale di prodotti medicinali la cui sostanza attiva è costituita esclusivamente da una droga o da una preparazione vegetale. 

Le sostanze attive vegetali si distinguono per essere delle miscele complesse di composti chimici (fitocomplessi) e non da singoli composti chimici, come avviene nel caso della maggioranza dei farmaci attualmente in uso (farmaci monomolecolari); da ciò deriva che i farmaci vegetali possiedono delle caratteristiche terapeutiche proprie che si estrinsecano sia dalla contemporanea presenza di composti con attività biologiche individuali sia dalle interazioni che possono avvenire fra questi composti. 

Il risultato, di carattere decisamente olistico, è che il fitocomplesso esercita un’azione farmacologica diversa da quella di ciascuno dei singoli composti che lo costituiscono. Ovvero: la totalità è superiore alla somma delle sue parti.


La meristemoterapia appartiene alla branca della fitoterapia rinnovata e fa parte delle medicine bioterapiche poste ad unione tra l’allopatia e l’omeopatia. 

E’ un  metodo di cura che utilizza estratti dei tessuti vegetali freschi allo stato embrionale i quali contengono sostanze con caratteristiche particolari sia per qualità sia per quantità; infatti nei germogli, nelle gemme, nei boccioli, nella scorza interna delle giovani radici, così come in ogni altro composto in via di accrescimento si ritrovano, qualunque sia l’età della pianta, le proprietà anaboliche totali della primitiva cellula originaria, capace di sviluppare tutte le potenzialità che non si ritrovano più nella pianta adulta.

Il sistema meristematico, proprio del mondo vegetale, è dunque  caratterizzato da un intenso ritmo moltiplicativo cellulare e da accelerati processi di costruzione che concorrono alla formazione di tessuti ed organi racchiudendo, in potenza, tutta l’energia vitale ed i principi attivi necessari per lo sviluppo della pianta. Per queste particolari caratteristiche i meristemoderivati contengono molte più sostanze e principi attivi di quanti non se ne trovino nella pianta adulta, unendo a ciò il vantaggio di essere privi di controindicazioni ed effetti collaterali.

I meristemoderivati svolgendo, prevalentemente, una funzione di dolce riequilibrio dell’omeostasi cellulare e tissutale così come di drenaggio, correggendo le turbe e le perturbazioni enzimatiche del sistema reticolo-istiocitario, sono in grado di attivare profondi processi di rigenerazione cellulare e di detossinare l’organismo normalmente appesantito da scorie nocive prodotte sia dal metabolismo fisico sia psichico, apportando un valido contributo terapeutico all'organismo sofferente.


L’oligoterapia estrinseca le sue potenzialità partendo dagli oligoelementi ovvero da sostanze semplici (elementi) presenti in piccole quantità (oligo, dal greco oligos) all’interno dell’organismo, ma fondamentali per la sopravvivenza degli esseri viventi. 

Gli oligoelementi, un tempo ignorati, possiedono un’azione catalitica di induzione enzimatica, un ruolo strutturale e funzionale che permette di regolarizzare diversi circuiti metabolici retti da enzimi la cui attivazione dipende da una o più sostanze metalliche presenti sui coenzimi. 

Teoricamente già connaturati nell’organismo poiché introdotti con l’alimentazione può succedere che gli oligoelementi, per scorrette abitudini nutritive piuttosto che per la qualità dei cibi assunti sempre più raffinati ed inquinati da pesticidi e sostanze chimiche, non siano biodisponibili.

Queste carenze metalliche sono spesso la causa di una serie di fenomeni morbosi, inizialmente silenti e latenti, che tendono ad evolvere verso la lesione ovvero verso un indebolimento delle difese naturali che possono ingenerare patologie sia fisiche sia psichiche.

L’oligoterapia agendo sulle cause profonde, tissulari, metaboliche del disagio, poiché interviene a livello degli scambi cellulari, è in grado di ripristinare le corrette funzioni enzimatiche restituendo all’organismo il suo primario ruolo di difesa, grazie alla riattivazione di una corretta ed armonica comunicazione fra le parti.


Tra tutti i rimedi, i trattamenti e le terapie che possono rientrare nella medicina olistica, sicuramente l'utilizzo degli olii essenziali (aromaterapia) è quella che richiede maggiori attenzioni ed una preparazione profonda e qualificata. 

Gli olii essenziali, scrive Catia Trevisani, sono uno dei più potenti doni della Natura offerti all'uomo per il suo benessere. 

Straordinariamente efficaci sull'organismo per l'alta concentrazione di principi attivi, sono ancora più potenti, nella volatilità e impalpabilità, nel trasformare pensieri ed emozioni, nel calmare lo spirito e nel portare nelle profondità del sé, dove risiede la forza guaritrice. 

Per introdurre il mondo delle essenze con il loro incredibile potere sui molteplici piani è illuminante un passo di Deepak Chopra: “la struttura di base della Natura risiede a livello quantico, ben al di là di atomi e molecole. A questo livello, materia ed energia diventano intercambiabili ed il potere che si rende disponibile a livello quantico è infinitamente più grande di quello che si trova a livelli più evidenti. I livelli più sottili della natura hanno il più grande potenziale di energia ed il segreto della vita a questo livello è che tutto nel nostro corpo può essere cambiato con lo schioccare di dita di un'intenzione”.