Ciò a cui resisti, persiste!
Carl Gustav Jung
La riflessologia plantare è una metodica priva di effetti collaterali che si basa sulla teoria che i punti e le zone dei piedi riflettono tutte le parti del corpo, compresa la sfera psicoemotiva. Durante una seduta di riflessologia plantare il naturopata lavora sui piedi del cliente, applicando una leggera pressione e manipolando i punti specifici, con la finalità di promuovere il benessere generale ed alleviare eventuali sintomi o tensioni.
1. Come avviene, tipicamente, la prima seduta di riflessologia plantare (durata 90 minuti circa)
Anamnesi
Durante la fase iniziale del consulto il naturopata, mediante un rilassato colloquio conoscitivo, raccoglie notizie particolareggiate riguardo il cliente. Questo comprende un insieme di informazioni; innanzitutto sulla ragione che lo spinge a rivolgersi ad un naturopata e poi sulla storia familiare, medica, i farmaci e/o i rimedi in fase di utilizzo, gli stili di vita (alimentazione, sonno, abitudini di esercizio fisico, fumo, assunzione di alcoolici) e le condizioni emotive e mentali.
L'anamnesi aiuta il naturopata a comprendere meglio le sfide ed desideri del paziente.
Insieme, dopo un'accurata valutazione, si stabiliscono gli obiettivi da raggiungere.
Manipolazione/Massaggio del piede
Il naturopata applica una leggera pressione con le dita delle mani sui punti e le zone riflesse dei piedi. Ogni punto corrisponde ad una specifica parte del corpo che, a sua volta, ha una risonanza con la sfera psicoemotiva.
La pressione è graduale e varia di intensità a seconda delle esigenze del cliente.
La sensazione può essere descritta come una pressione dolce o leggermente dolorosa; qualora la percezione diventasse particolarmente sgradevole, il cliente dovrà segnalarlo al naturopata che diminuirà la pressione o deciderà di avvalersi di altri supporti (come, per esempio, i fiori di Bach) per essere più incisivo nella terapia.
Conclusione
Il naturopata raccoglie le sensazioni/richieste del cliente e lo congeda dolcemente.
N.B. La riflessologia plantare può essere integrata ai fiori di Bach ed alla tecnica metamorfica (per approfondimenti vai a metodiche che utilizzo).
2. Quando è utile la riflessologia plantare
In qualità di metodica dolce e priva di effetti collaterali, si rivela complementare alle terapie mediche di ogni tipo, integrando e sostenendo le persone dal punto di vista fisico e psicoemotivo, anche in presenza di patologie particolarmente invasive ed importanti.
Utilissima come terapia di prevenzione, laddove i sintomi sono di lieve e modesta entità, la riflessologia plantare si è rivelata statisticamente significativa nei casi di:
3. Quanto spesso sottoporsi ai trattamenti di riflessologia plantare
Una risposta univoca non esiste, ma essendo una tecnica di riequilibrio dolce e profondo, si consiglia un percorso di almeno 7/10 sedute, a cadenza settimanale, per ottenere risultati tangibili e duraturi nel tempo.
La prima seduta, come sopra descritta, è della durata di circa 90 minuti perché l'anamnesi ricopre buona parte dell'incontro.
Le sedute successive sono di circa 60 minuti e comprendono le fasi di: