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METODICHE CHE UTILIZZO
CHINESIOLOGIA

La verità che libera si manifesta nel respiro stesso del proprio essere.
Le catene più pesanti di tutte sono le verità prese in prestito.
Osho

Per definizione la chinesiologia, così come si legge in "la chinesiologia, una dolce medicina" di Fabio Burigana e Roberto P. Stefani, è lo studio dei movimenti del corpo determinati dalla contrazione dei muscoli. 

Ogni movimento è sempre il risultato dell'integrazione coordinata delle singole attività muscolari attuata da un complesso sistema di gestione corporea, lo stesso che contemporaneamente controlla e correla tutte le altre funzioni dell'organismo.

Un'attenta analisi dei muscoli può fornire preziose indicazioni sul funzionamento dell'intero organismo ed il test chinesiologico è un ottimo strumento per valutare lo stato generale di salute. Infatti, la resistenza che il muscolo è in grado di esprimere nel corso del test permette di classificarlo come muscolo forte, capace di opporsi validamente alla forza su di esso applicata dall'operatore oppure come muscolo debole, incapace di compiere tale operazione in quanto sede di un evidente stato disfunzionale. A partire da questo muscolo è possibile intraprendere un lungo percorso di indagine nei meandri funzionali del corpo umano per cogliere la causa o, più spesso, le cause che hanno spinto il sistema oltre i livelli massimi di tolleranza biologica, in una situazione di disfunzionalità di cui il muscolo debole è la manifestazione concreta.

L'applicazione sistematica di questa tecnica offre la possibilità di valutare l'equilibrio complessivo di una persona rispetto a tutto ciò che avviene al suo interno o che dall'esterno su di essa influisce. 

Chi ha scoperto questa correlazione è stato un uomo di notevole intuito, il chinesiologo americano Gorge Goodhearth che, negli anni sessanta del secolo scorso, ha osservato come il muscolo pettorale maggiore clavicolare risultasse spesso debole all'esame in presenza di una disfunzione dello stomaco e come i muscoli quadricipiti potevano perdere forza in concomitanza di disturbi all'intestino. 

Queste prime scoperte studiate a fondo e confermate, costituiscono oggi il presupposto operativo della chinesiologia la quale, applicata a molte altre branche della medicina, può essere un valido ed ulteriore strumento di supporto alla diagnostica classica.

Personalmente utilizzo il test chinesiologico per confermare il percorso terapeutico che reputo più consono. Infatti, nel pieno rispetto della volontà personale e dei propri tempi di trasformazione, non è detto che ciò che è meglio dal mio punto di vista di terapeuta, ovvero di colei che è al di fuori della situazione vissuta come problematica, sia anche ciò che è più adeguato per la persona con cui sto interloquendo. 

Fondamentale, nella medicina olistica, non è guarire il sintomo, ma comprendere il messaggio profondo che lo sottende, per risalire alla causa del disagio. E questo, talvolta, chiede del tempo e la piena volontà di aprirsi al cambiamento. 

E’ risaputo, infatti, che ogni malattia è sempre sostenuta da un vantaggio secondario. Per questo è importante valutare, anche se sembra paradossale, i costi ed i benefici del processo di guarigione. 

In questa valutazione, il test chinesiologico è di rilevante importanza, perché mi permette di rispettare completamente i tempi dell’interlocutore.