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QUEL CHE MARGHERITA NON IMMAGINAVA
RACCONTO
QUEL CHE MARGHERITA NON IMMAGINAVA
Tutto ci parla in continuazione, l'Universo è con noi e in noi nel Viaggio e ci sostiene instancabilmente.


QUEL CHE MARGHERITA NON IMMAGINAVA

di Claudia Barzaghi - Naturopata



C'era una volta una bambina di nome Margherita. 

Era nata in un caldo mattino d'autunno, senza far soffrire troppo la sua mamma che, di tormenti, quando era ancora nella sua pancia, ne aveva patiti già abbastanza. 

Margherita era una bambina bella, beata e tranquilla. Mangiava, dormiva e si guardava intorno curiosa aspettando il momento giusto, per costruire la costruzione delle costruzioni.

Lei sapeva cosa fare: doveva prendere un sasso e, con la sua antica saggezza, cominciare a costruire un confortevole cuore. 

Doveva cominciare lei, quello era certo! 

Nel suo spazio d'amore avrebbe trovato sempre un rifugio sicuro e la certezza d'essere la bambina meravigliosa che era stata appena ritornata su questa terra.

Mettere un sasso dopo l'altro le piaceva moltissimo. 

Li sceglieva con cura, uno ad uno. 

Sasso rosa come la fiducia, giallo come la stima, rosso come il coraggio, screziato come l'intraprendenza, blu come la sicurezza. 

Da piccola era molto solerte nel costruire il cuore; non c\'era giorno che se ne dimenticasse. 

Oh come le piaceva! 

Oh come si piaceva! 

Quanta gioia le dava il suo cuore. 

Margherita sapeva di essere speciale e poteva essere e fare tutto quel che voleva.

Margherita era magica!


Passarono i giorni e la sua vita si  riempì di fatti e personaggi.

Qualcuno, con noncuranza, cominciò a dirle che non era affatto magica e le circostanze, parevano dargli ragione.

All'inizio non ci fece troppo caso, ma più passava il tempo e più perdeva la sua scioltezza e la sua brillantezza.

I giorni si rincorrevano e Margherita non provava più molto interesse a costruire il suo cuore. 

Le avevano detto che era proprio un'ingenua a credere in se stessa, che era troppo fantasiosa, che perdeva il suo tempo.

Come gocce di fango, sui sassi del cuore, cominciarono a cadere giudizi e parole allarmanti. Forse la più brutta aveva a che fare con la vergogna, per non parlare delle minacce e dei sensi di colpa.


Passarono molti giorni. 

Margherita non si ricordava più di quel magnifico cuore di cui aveva scelto i sassi uno ad uno. La sua felicità dipendeva da quello che gli sussurravano o urlavano gli altri. 

Chi era Margherita? Che cosa ne era stato delle sue alchimie? Di quegli spettacoli meravigliosi che metteva in scena da piccola? Margherita cantava, ballava, recitava, pensava, parlava, sognava, ...

Margherita, sempre più, se ne stava rincantucciata in un antro scomodo, umido, maleodorante e buio. 

Margherita stava male. 


Un giorno, camminando sulla spiaggia, vide la metà di un cuore. 

Era fatto di sassi, scelti con molta cura. 

Ogni sasso le rivolgeva una parola gentile che le accarezzava il viso e la faceva sussultare. Riconobbe subito che quel cuore era il suo. 

L'aveva costruito tantissimi anni prima. 

Pensava che mai più l'avrebbe ritrovato o che i tanti fatti e personaggi l'avessero interamente saccheggiato. E invece era lì, con una bellissima sorpresa. 

Non solo c'erano tutti i sassi, ma Qualcuno le aveva anche delicatamente tracciato il solco, per completarlo ed abitarlo.


È vero che solo amando noi stessi siamo e sempre saremo liberi ed al sicuro. 

Margherita lo sapeva. Quello che non immaginava è che tra i tanti fatti ed i personaggi ne esistono di meravigliosi che ti tendono la mano e che, silenziosamente, disegnano l'altra metà del tuo cuore e, senza fretta, ti aspettano per gioire con te nell'Amore ritrovato.


Mentre Margherita si credeva persa, Qualcuno le costruiva la strada per ritornare a Casa.


N.B. Questo breve racconto mi è stato ispirato da un fatto realmente accaduto.

Le cose sono andate così: arrivata in spiaggia con mio figlio Giacomo, sul malmostoso andante, gli ho chiesto se aveva voglia di costruire un cuore di sassi con me. Mi ha risposto di no e così ho cominciato da sola. Arrivata esattamente a metà mi sono dovuta interrompere.

Quando sono ritornata in spiaggia, qualche ora più tardi, non solo ho ritrovato la mia metà del cuore, ma qualcuno lo aveva terminato con un leggero solco.

L'ho trovato un segno magnifico. 

3 febbraio 2024