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LA CISTITE
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LA CISTITE
Tanto comune quanto fastidiosa, dal punto di vista simbolico, può riportarci alla percezione della nostra vera essenza e ad esprimerci liberamente.


LA CISTITE

di Claudia Barzaghi - Naturopata


Tanto comune quanto fastidiosa, dal punto di vista simbolico, può riportarci alla percezione della nostra vera essenza e ad esprimerci liberamente.

La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, generalmente di origine batterica. L’urina secreta dai reni, infatti, è sterile solo sino a quando raggiunge l’uretra che la trasporta dalla vescica all’orifizio uretrale esterno. I batteri possono quindi raggiungere il tratto urinario risalendo dall’uretra (per lo più giungono dalle feci e, nelle donne, anche dalle secrezioni vaginali) o, raramente, attraverso il sangue. Inoltre, qualsiasi condizione che determini il ristagno dell’urina (si veda la gravidanza, per esempio), può favorire l’insorgenza di infezioni che tenderanno a cronicizzare; in particolar modo se la funzione intestinale e l’attività immunitaria non sono integre. Più frequente nelle donne che negli uomini (il secreto della prostata ha proprietà antimicrobiche e, più in generale, l’organismo produce rapidamente globuli bianchi per difendersi dai germi), per contrastare l’insorgenza di questa patologia è importante conservare: un elevato flusso libero di urina, un abbondante volume urinario, uno svuotamento completo della vescica e un’ottimale funzione intestinale e del sistema immunitario.

La cistite acuta, nella maggior parte dei casi, si presenta con bruciore; minzione urgente, dolorosa e frequente anche di notte; dolore sovrapubico e sovente anche in fondo alla schiena. Nelle donne, inoltre, si può riscontrare anche la presenza di sangue nelle urine. Il dolore, invece, che sale nella regione lombare e si diffonde verso l’alto nella schiena, i brividi, la febbre e talora anche la comparsa di nausea e vomito indicano l’estensione dell’infezione a livello di rene. Non bisogna mai trascurare questi sintomi che possono degenerare in pielonefriti e determinare un danno renale progressivo.

Esiste anche una forma cronica, la “cistite interstiziale”, non legata a fattori infettivi. Si tratta di una patologia, molto più rara, in cui l’infiammazione colpisce l’interstizio circostante la parete vescicale. In ogni caso, che sia cistite acuta o cronica, le infezioni delle vie urinarie non vanno mai sottovalutate.

  Dal punto di vista psicosomatico

Se a livello fisico la cistite si può scatenare in seguito a condizioni particolari dell’organismo e certamente i suoi sintomi non sono piacevoli, dal punto di vista dell’interpretazione psicosomatica, soprattutto se gli episodi sono ricorrenti, questa patologia può diventare molto interessante. Susanna Garavaglia nel suo libro “diario di psicosomatica” ci dice che simbolicamente questo disagio rimanda a collera (trattandosi di infiammazione) e a delusione rispetto alle proprie aspettative, spesso nei confronti di persone che amiamo e alle quali siamo soliti dispensare (o trattenere) la nostra acqua, le nostre emozioni, il nostro oro, le nostre ricchezze. Se quello che diamo non viene ripagato, se crediamo di non ricevere in cambio quello che ci aspettiamo, soprattutto dal punto di vista affettivo, la nostra delusione e frustrazione può creare un terreno adatto a dar luogo a episodi di cistite. Altri autori interpretano la sintomatologia come un possibile corrispondente depressivo (le urine, infatti, possono rappresentare l’equivalente simbolico delle lacrime nelle donne che non riescono ad esprimere la loro depressione in altro modo), ma ancora più frequentemente come un analogo ansioso con traduzione somatica delle turbe emozionali. La paura si può scaricare sul sistema urinario, così come l’aggressività che, in questo caso, assume un valore autopunitivo; ma è l’incapacità di rilassarsi per il timore di cedere il tema di fondo che delimita il comportamento delle persone interessate da episodi frequenti di cistite e i vantaggi secondari, ottenibili usando i sintomi come strumento di potere, che non di rado impediscono la vera guarigione. Perché allora la cistite, se ci assumiamo la responsabilità di andare oltre i sintomi fastidiosi e la guardiamo con occhi curiosi di scoprire cosa ci sta dicendo il nostro corpo, nel profondo, può riportarci alla percezione della nostra vera essenza e ad esprimerci liberamente? Perché a monte della vescica urinaria ci sono i reni sede, per la medicina tradizionale cinese, della nostra energia ancestrale, la radice dello yin (il femminile) e dello yang (il maschile) e con la loro acqua raffreddano il fuoco del cuore che a sua volta riscalda l’acqua del rene perché non ci sia ristagno energetico. L’equilibrio tra il fuoco e l’acqua, tra lo yin e lo yang, è uno stato di armonia e benessere totale. Capire il simbolismo dell’apparato urinario ci permette di imparare a rinnovarci, a lasciare andare, a fluire, a vivere nella perenne trasformazione e nel mutamento; a superare gli attaccamenti verso tutto ciò che ci è familiare e conosciuto, ma magari non più adeguato; ad aprirci al nuovo con fiducia e coraggio; a liberarci dai blocchi che ci trattengono; a fare a meno della paura per cominciare a vivere nell’amore e nel riconoscimento: innanzitutto di se stessi.

Consigli nutrizionali e stile di vita

Nei casi di cistite interstiziale cronica pare vi sia un’associazione delle infezioni con alcune allergie alimentari e ciò spiegherebbe la persistenza della malattia anche in assenza di un’infezione. In tal caso la terapia consiste nell’eliminazione degli alimenti responsabili dell’allergia e nell’utilizzo di Centella, una pianta che è in grado di migliorare l’integrità del tessuto connettivo interstiziale e di promuovere la guarigione delle ulcere vescicali.

Nei casi di cistite acuta la parola d’ordine è: bere! Se in alcune condizioni l’assunzione degli antibiotici è inevitabile resta il fatto che tali farmaci, alterando ulteriormente la flora batterica intestinale, portano ad un indebolimento generale dell’organismo con la conseguenza di rendere recidivante la cistite ed innescare altre patologie. La medicina naturale, invece e salvo casi specifici che valuterà il medico, tratta le cistiti di origine infettiva stimolando le normali capacità difensive dell’organismo nei confronti delle infezioni. In particolare si consiglia di aumentare il flusso urinario bevendo molto (acqua pura, tisane, frutta fresca, succhi di frutta diluiti al 50% con acqua e fino a mezzo litro al giorno di succo di mirtillo rosso dolcificato con succo di mela o d’uva), ripristinare il corretto ph per inibire la crescita dei microrganismi (a questo proposito risulta molto efficace l’ingestione di Uva ursina in TM, ma per periodi brevi che non superino i sette giorni e non in caso di gravidanza, allattamento, patologie renali e gastriche di una certa rilevanza) e prevenire l’adesione dei batteri alle pareti della vescica (grazie al consumo abbondante di verdure come aglio e cipolle).

A parte questi consigli specifici, per una prevenzione ottimale della cistite, è fondamentale seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, inteso in particolar modo a mantenere una regolare funzione intestinale. Dunque è necessario insistere sul consumo di alimenti ricchi di fibre (cereali integrali, verdura e frutta) e nella progressiva riduzione degli alimenti che infiammano il colon come insaccati, carni, formaggi stagionati, alcolici e caffè. In particolar modo è consigliato il consumo frequente di piccole quantità di miso (soia fermentata ricca di enzimi e fermenti, ottimo condimento per zuppe e stufati di verdura che normalizza la flora intestinale).

Accanto a buone abitudini alimentari è poi fondamentale imparare a gestire le situazioni che possono affaticare ed ingenerare stress che, come è noto, influisce negativamente sul sistema immunitario. Programmare momenti di “stacco” e di svago, prendersi cura e tempo per se stessi e per fare ciò che più piace rappresenta una buona pratica da non sottovalutare mai. La vita non è un dovere: è un piacere.

Consigli dal mondo degli oligoelementi, dei fitoterapici e della floriterapia

Poiché la naturopatia considera l’uomo nella sua inscindibilità ed opera in maniera integrale prendendo in considerazione diversi livelli dell’essere (fisico, emotivo, psichico, energetico ...) col fine di armonizzarne la comunicazione ed il livello di interazione in rapporto sia ai propri bisogni più profondi sia alle richieste dell’ambiente circostante, i consigli terapeutici e le metodiche utilizzate sono sempre adattati alla persona. Per queste ragioni, in un articolo come questo, diventa davvero innaturale e difficile fornire un elenco completo di rimedi come se si stesse preparando un protocollo terapeutico ripetibile ed uguale per tutti. Dunque ciò che segue è solo un’esemplificazione per spiegare i livelli di intervento che, di volta in volta, si possono approcciare coadiuvati da alcuni rimedi utili, ma non certo esaustivi, a cui si può ricorrere per affrontare i disagi legati alla cistite. 

In naturopatia, dal punto di vista fisico, si può agire sia con rimedi sia con tecniche, su almeno quattro livelli intercorrelati: sul sintomo, sul drenaggio, sulla costituzione e sulla comunicazione efficace tra gli elementi costitutivi del corpo.

Rimedi costituzionali

- Oligoelementi diatesici: Mn o Mn-Cu o Mn-Co o Cu-Au-Ag.

La nostra costituzione o terreno, è la pasta di cui siamo fatti e che ci predispone a determinati atteggiamenti e ad eventuali scompensi. Siamo tutti diversi, tuttavia in questa eterogeneità ci sono delle caratteristiche che ci accomunano e che, davanti a specifici stimoli, ci portano ad avere reazioni simili che possono essere racchiuse in macro contenitori. Esistono diverse scuole di pensiero che afferiscono alle costituzioni: personalmente, per lavorare sul terreno, utilizzo spesso l’oligoterapia di Jacques Menetrièr che individua quattro diatesi più una di transizione nelle quali, talvolta, si può scivolare pur non appartenendovi costituzionalmente.

Rimedi drenanti

- Mirtillo rosso giovani getti MG: è un regolarizzante della funzionalità enzimatica intestinale, della motilità viscerale, dell’entero-flora batterica e del dismicrobismo delle vie urinarie. E’ considerato l’antisenescente femminile per eccellenza.

- Noce gemme MG: è un fondamentale coadiuvante nel trattamento degli stati infettivi localizzati o sistemici. E’ particolarmente utile nelle disbiosi intestinali correlate a disimmunosi e dismetabolie.

- Ginepro MG: è un drenante a tropismo epatico e renale. Si usa quando la diuresi è scarsa rispetto all’introito di acqua, quando l’infezione rischia di estendersi al rene e quando sia sconsigliata l’Uva ursina. Inoltre è un rimedio mirato per l’apparato genitale sia maschile sia femminile; particolarmente utile in menopausa come tonico ed energetico del sistema nervoso centrale, antisclerotico e riattivante poliendocrino.

- Erica MG: è un rimedio di terreno per le persone che soffrono da tempo di cistite recidivante o di cistite cronica. Tutela il parenchima renale e la mucosa infiammata.

Rimedi sintomatici

- Uva ursina TM: è sicuramente il rimedio più efficace in caso di cistite acuta, per la sua attività diuretica ed antisettica specifica delle vie urinarie. Tuttavia la presenza degli idrochinoni la rendono poco maneggevole in qualsiasi forma estrattiva. Si suggerisce di non superare i sette giorni di assunzione e di evitarla in caso di gravidanza, allattamento, patologie renali e gastriche di una certa rilevanza.

Anche gli olii essenziali (provenienti da coltivazioni biologiche) possono essere molto utili in caso di cistite. In particolare regalano sollievo se utilizzati per bagni aromatici.

- Cistite acuta

- O.E. di Niaouli, O.E. di Albero del tè e O.E. di Timo ct Thuyanol-4: aggiungere 5 gtt di ogni olio essenziale ad un composto di sale (un cucchiaio di sale marino integrale) e olio di jojoba (un cucchiaino). Sciogliere in acqua non troppo calda e immergersi per almeno dieci minuti.

- Cistite emorragica

- O.E. di Cipresso, O.E. di Cedro e O.E. di Copaiba: aggiungere 5 gtt di ogni olio essenziale ad un composto di sale (un cucchiaio di sale marino integrale) e olio di jojoba (un cucchiaino). Sciogliere in acqua non troppo calda e immergersi per almeno dieci minuti.

- Cistite ricorrente

- O.E. di Ginepro, O.E. di Albero del tè e O.E. di Copaiba: aggiungere 3 gtt di ogni olio essenziale ad un composto di sale (un cucchiaio di sale marino integrale) e olio di jojoba (un cucchiaino). Sciogliere in acqua non troppo calda e immergersi per almeno dieci minuti.

- In gravidanza

- O.E. di Bergamotto, O.E. di Sandalo, O.E. di Lavanda e O.E. di Tea Tree: aggiungere 2 gtt di ogni olio essenziale ad un composto di sale (un cucchiaio di sale marino integrale) e olio di jojoba (un cucchiaino). Sciogliere in acqua non troppo calda e immergersi per almeno dieci minuti.


Dal punto di vista emozionale i rimedi floriterapici più indicati, possono essere i seguenti:

Fiori di Bach

- Agrimony: riporta armonia e pace; lavora sul tormento, tipico del dolore della cistite.

- Crab Apple (purezza, disintossicazione fisica, emotiva, psichica e spirituale) e Star of Bethlehem (rielaborazione, integrazione e trasmutazione del dolore): sono sempre utili in caso di infezioni e laddove c’è da drenare, pulire, lasciare andare per trasformare.

- Gentian: fede. Sempre utile in caso di patologie recidivanti. Quando si perde la speranza di poter guarire.

- Holly: amore superiore, che dà in modo totalmente disinteressato; in questo caso riporta in equilibrio diffidenza, aggressività e paura di essere raggirati. Libera dalle aspettative. 

- Pine: amore per se stessi; in questo caso libera dal senso di colpa e dal conseguente bisogno di avere sempre il consenso di chi amiamo e dalla rabbia se non ci si sente approvati.

La floriterapia esplica la propria azione curativa attraverso il riequilibrio delle emozioni. I rimedi floreali, infatti, stimolando la forza risanatrice intrinseca in ognuno di noi riattivano i circuiti virtuosi atti a trasformare gli atteggiamenti negativi nella loro accezione più positiva e ci portano a vivere la nostra realtà (qualunque sia) con maggior obiettività e serenità. 

N.B. essendo la naturopatia una disciplina che si fonda sulla personalizzazione, appositamente non sono state date indicazioni sul tempo di somministrazione, la posologia e le modalità di assunzione dei rimedi.

La riflessologia plantare

A complemento e completamento di qualsiasi percorso terapeutico sia esso di tipo farmacologico o biologico, le sedute di riflessologia plantare sono un valido e duraturo strumento per ritrovare il proprio benessere. Infatti, la riflessologia plantare, è una metodica antica di riequilibrio inconscio, unitario e profondo dell’organismo che prende il nome dal termine “riflesso” che in medicina viene definito come una risposta che l’organismo dà involontariamente e talvolta anche inconsciamente a stimoli provenienti dall’ambiente che lo circonda o dal suo interno stesso. Il riflesso ha sempre un finalismo e la reazione che scatena è sempre utile all’economia dell’intero organismo. Attraverso la riflessologia plantare, dunque grazie alle informazioni immesse con la stimolazione di punti precisi del piede a cui il corpo risponde in forma riflessa, l’organismo è indotto ad elaborare una serie di accorgimenti che mirano a rafforzare la propria tendenza all’autoconservazione e, di conseguenza, a ristabilire le basi dell’equilibrio fisico, emotivo e psichico indispensabili per il mantenimento dell’omeostasi e per percorrere la strada dell’autoguarigione. Il tocco preciso e delicato al tempo stesso, l’incontro col terapeuta, lo scambio energetico e verbale in un clima di accoglienza e scevro da giudizi così come l’eventuale integrazione di altre tecniche o rimedi, fanno delle sedute di riflessologia plantare un luogo di ritrovo (con se stessi) e di interazione dove il risultato è sempre diverso e sorprendente rispetto alla somma di ogni singolo rimedio, farmaco o consiglio che costituisce la cura.


Utilissime in questa fase di rinnovamento ed affermazione della propria essenza sono anche le sessioni di yoga nidra, che aprono una finestra sulle nostre risorse interiori risvegliando consapevolezze ed intuizioni oltre che una rinnovata vitalità e capacità di adattamento e le sedute di reiki, che sostengono e distendono nel profondo restituendo la giusta energia laddove si è verificato un disequilibrio.


N.B. I contenuti dell'articolo hanno il solo scopo di diffondere la conoscenza e in nessun modo si sostituiscono al consulto medico o intendono fornire diagnosi, terapie e prognosi.


Bibliografia consultata:

- “Curarsi con il cibo” - Catia Trevisani - Edizioni Aam Terranuova

- “Diario di Psicosomatica” - Susanna Garavaglia - Edizioni Tecniche Nuove

- “Fiori di Bach per adulti e bambini” - Catia Trevisani - Edizioni Urra

- Rivista “Ambrosia” n. 21 del 2007 - Editore SI.RI.E.