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LA CANDIDOSI VAGINALE
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LA CANDIDOSI VAGINALE
Chi non ha mai sperimentato i fastidi della candidosi vaginale alzi la mano!


LA CANDIDOSI VAGINALE e cenni a quella intestinale

di Claudia Barzaghi - Naturopata


Chi non ha mai sperimentato i fastidi della candidosi alzi la mano! 

Secrezioni vaginali biancastre o giallastre, bruciore talvolta urente, prurito e arrossamento lungo le pareti della vagina e la zona esterna sono i sintomi più comuni, ma non sono da sottovalutare tutti quei segnali, normalmente anticipatori, che ci portano all’origine della patologia stessa. Stanchezza, irritabilità, depressione, gonfiore, disturbi intestinali e digestivi sono il campanello d’allarme che qualcosa, all’interno del nostro organismo, si è alterato.

La Candida appartiene alla famiglia dei lieviti ed è un ospite abituale della bocca, del tubo digerente e della vagina che, in condizioni normali, non provoca alcun danno ed anzi è addirittura benefica perché, all’interno dell’intestino, svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri. La sua presenza diventa patologica solo quando, in seguito ad un indebolimento del sistema immunitario si voglia per stanchezza psico-fisica, patologie sistemiche o anche per transitori cambi di stato come la gravidanza oppure a causa dell’assunzione di alcuni farmaci come gli antibiotici (spesso indispensabili, ma noti per la distruzione indiscriminata dei batteri presenti nel corpo), i sulfamidici, i corticosteroidi, alcune terapie ormonali sostitutive, … comincia a moltiplicarsi a dismisura. Se questo lievito riesce ad attraversare la mucosa intestinale, che svolge un ruolo di filtro fondamentale all’interno dell’organismo, perché impedisce il passaggio di sostanze dannose nel sistema emolinfatico, ecco che la sua azione si trasforma da benefica a tossica. Non voglio soffermarmi adesso sul ruolo fondamentale che gioca la flora batterica intestinale, se in equilibrio, nel garantire il nostro benessere fisico, emotivo e psichico, perché ne parlerò approfonditamente prossimamente, ma ci tengo a sottolineare l’importanza di un sintomo fastidioso come può essere la candidosi vaginale al fine di prevenire o intervenire su una patologia di cui spesso e volentieri siamo portatori inconsapevoli e di cui sottovalutiamo la gravità: la candidosi intestinale. L’alterazione del meccanismo filtrante della mucosa, spesso resa permeabile da un alterato stato di equilibrio tra la flora batterica utile e quella dannosa sia per aumento numerico delle specie normalmente presenti sia per la progressiva sostituzione con microrganismi patogeni (disbiosi), procura la disseminazione e l’accumulo di tossine a vari livelli, rappresentando il possibile inizio di tutta una serie di disturbi e patologie; per questo è molto importante distinguere la candidosi vaginale occasionale da quella recidivante e monitorare il proprio livello di benessere ed energia generale. Nel primo caso, quando la candidosi vaginale è occasionale o concomitante a cure antibiotiche piuttosto che coincidente a periodi che sono stati particolarmente intensi e stressanti, possiamo ricorrere a cure sia di tipo farmacologico sia fitoterapiche ad uso locale e, seppur sentinella di uno squilibrio a livello generale, intervenire in maniera mirata e guarire più rapidamente. Se, invece, la candidosi vaginale è ricorrente allora la spia diventa un allarme vero e proprio. Significa che è giunto il momento di prenderci realmente cura di noi stessi ed individuare le cause che hanno portato il corpo a lanciarci un messaggio che, poiché ignorato, è divenuto sempre più forte ed impellente. In entrambi i casi, le metodiche proprie della naturopatia, possono essere un valido aiuto sia nella risoluzione dei sintomi sia nella comprensione delle reali cause che hanno scatenato la patologia.

Dal punto di vista naturopatico sia che la candidosi vaginale sia occasionale, ma a maggior ragione se è ricorrente, perché allora bisogna comprendere profondamente le cause che l’hanno originata, possiamo intervenire efficacemente grazie ai consigli nutrizionali, ai rimedi fitoterapici e floriterapici, all’interpretazione psicosomatica, alla riflessologia plantare e ad altre tecniche che, in sinergia tra loro e con la farmacologia più avanzata se è necessario, possono portare alla vera guarigione risvegliando la vis medicatrix naturae (la forza guaritrice della natura) che risiede in ognuno di noi.

Stanchezza immotivata, malessere generale, irritabilità, depressione, difficoltà di concentrazione, gonfiore, crampi addominali, funzioni intestinali alterate, infezioni vaginali da Candida, diminuzione della libido, prurito anale, frequenti infezioni alla vescica, disturbi legati al ciclo mestruale, … questi sono tra i sintomi più frequenti che possono portarci a sospettare di trovarci in presenza di candidosi intestinale cronica per questo, dopo un’attenta diagnosi, è importante intervenire oltre che sul singolo sintomo anche sulla causa. In naturopatia, infatti, l’approccio è sempre sistemico perché non basta neutralizzare il fastidio per ritenersi guariti. Per stare davvero bene è necessario che tutti i piani che ci compongono (fisico, emotivo, psichico, energetico, ...) siano in equilibrio; un benessere diffuso che si può raggiungere solo capendo profondamente il messaggio che ci vuole dare il nostro corpo e la lezione di vita che dobbiamo imparare. La malattia per l’olismo, di cui la naturopatia fa parte, non è mai maligna e sconsiderata, bensì un messaggio intelligente, mirato e sensato di cui il nostro corpo si fa carico per guarire la parte più eterea di noi.

Consigli nutrizionali e stile di vita in caso di candidosi vaginale e intestinale

La Candida, come abbiamo visto, vive di zuccheri e pertanto i primi alimenti da limitare se non eliminare del tutto sono gli zuccheri semplici come lo zucchero, soprattutto se raffinato, ed il miele. Da evitare sono anche il latte ed i latticini così come gli alimenti contenenti lieviti e muffe come i formaggi, le bevande alcooliche (birra compresa), i cereali lievitati (pane, pizza, focacce, brioche), la frutta secca e, naturalmente, tutti quei cibi a cui si sa di essere intolleranti o allergici. Gli alimenti da preferire, invece, sono: aceto di mele, aglio, carciofi, cereali integrali non lievitati, frutta fresca, legumi, olio di semi di lino e di oliva spremuti a freddo, ortaggi freschi, pesce e semi oleosi.

Se da una parte, per prevenire o contrastare l’insorgenza della candidosi vaginale e intestinale, è fondamentale curare la propria alimentazione quotidiana, dall’altra è importantissimo porre attenzione a tutto ciò che indebolisce il sistema immunitario come alcuni farmaci, ma ancor di più lo stress ed un inadeguato stile di vita. Pertanto la vera efficacia di una terapia, e questo vale per ogni tipo di disagio e di cura, consiste nel riuscire a modificare quegli atteggiamenti che hanno portato all’insorgenza della patologia stessa o ne sono stati corresponsabili. Si è sempre protagonisti della propria guarigione! In questo caso sarà necessario trovare il tempo per se stessi e cominciare a fare ciò che più ci fa stare meglio: praticare qualche attività fisica, rallentare i ritmi, imparare a fermarsi e ad ascoltarsi, meditare, leggere, cucinare, insomma tutto va bene purché ci faccia piacere perché se c’è qualcosa che le malattie detestano sono la gioia e la pace interiore.


Consigli dal mondo degli oligoelementi, dei fitoterapici e della floriterapia in caso di candidosi vaginale

Poiché la naturopatia considera l’uomo nella sua inscindibilità ed opera in maniera integrale prendendo in considerazione diversi livelli dell’essere (fisico, emotivo, psichico, energetico ...) col fine di armonizzarne la comunicazione ed il livello di interazione in rapporto sia ai propri bisogni più profondi sia alle richieste dell’ambiente circostante, i consigli terapeutici e le metodiche utilizzate sono sempre adattati alla persona. Per queste ragioni, in un articolo come questo, diventa davvero innaturale e difficile fornire un elenco completo di rimedi come se si stesse preparando un protocollo terapeutico ripetibile ed uguale per tutti. Dunque ciò che segue è solo un’esemplificazione per spiegare i livelli di intervento che, di volta in volta, si possono approcciare coadiuvati da alcuni rimedi utili, ma non certo esaustivi, a cui si può ricorrere per affrontare i disagi legati alla candidosi vaginale. 

In naturopatia, dal punto di vista fisico, si può agire sia con rimedi sia con tecniche, su almeno quattro livelli intercorrelati: sul sintomo, sul drenaggio, sulla costituzione e sulla comunicazione efficace tra gli elementi costitutivi del corpo.

Rimedi costituzionali

- Oligoelementi diatesici: Mn o Mn-Cu o Mn-Co o Cu-Au-Ag.

La nostra costituzione o terreno, è la pasta di cui siamo fatti e che ci predispone a determinati atteggiamenti e ad eventuali scompensi. Siamo tutti diversi, tuttavia in questa eterogeneità ci sono delle caratteristiche che ci accomunano e che, davanti a specifici stimoli, ci portano ad avere reazioni simili che possono essere racchiuse in macro contenitori. Esistono diverse scuole di pensiero che afferiscono alle costituzioni: personalmente, per lavorare sul terreno, utilizzo spesso l’oligoterapia di Jacques Menetrièr che individua quattro diatesi più una di transizione nelle quali, talvolta, si può scivolare pur non appartenendovi costituzionalmente.

Rimedi drenanti

- Noce gemme MG: è un’efficace coadiuvante nel trattamento degli stati infettivi localizzati o sistemici e rimedio d’elezione in caso di disbiosi intestinali e/o cutanee correlate a disimmunosi e dismetabolie con possibili sovrinfezioni candidosiche e micotiche in genere.

e/o

- Ligustro giovani getti MG: è un efficace rigenerante delle mucose e degli epiteli genito-urinari, del cavo oro-faringeo, dell’apparato gastro-intestinale, delle vie respiratorie e vascolari. E’ utilizzabile nel trattamento delle erosioni epiteliali provocate da patologie infettive (Candida, Helycobacter, Herpes, …) o infiammatorie (stomatiti, gastriti, coliti, …) sia di tipo acuto sia cronico.

e/o

- Mirtillo rosso giovani getti MG: è un regolarizzante della funzionalità enzimatica intestinale, della motilità viscerale, dell’entero-flora batterica e del dismicrobismo delle vie urinarie.

Rimedi sintomatici

- Semi di pompelmo ES: è considerato un potente antivirale e battericida, è utilizzato come coadiuvante contro le infezioni microbiche faringee, auricolari, cutanee e intestinali ed è utile per contrastare lo sviluppo di funghi, muffe e lieviti, fra cui la Candida albicans. Poiché è stato dimostrato che diversi farmaci subiscono l’influenza dell’azione del succo di pompelmo sul proprio metabolismo, se si sta seguendo una terapia farmacologica, è bene chiedere consiglio al proprio medico curante prima di utilizzarlo come alimento ed informare il proprio naturopata se si stanno assumendo dei farmaci, nel caso venga suggerito.

- Calendula Officinalis TM ad uso topico: è ritenuta un buon cicatrizzante di ferite e abrasioni sia della cute sia delle mucose, è antisettica, riepitalizzante e antinfiammatoria e, inoltre, svolge un’azione batteriostatica su Staphilococcus aureus, su alcuni streptococchi, su Candida albicans e Trichomonas. 

Modalità d’uso per candidosi vaginale ed infezioni micotiche e batteriche: 30-50 gtt.  nel bidet diluite in acqua tiepida.

- Olio essenziale di Lavanda (proveniente da coltivazioni biologiche)

Modalità d’uso per candidosi ed infezioni micotiche e batteriche: 1 gtt. di olio essenziale puro sul retro di un proteggi slip o sul retro degli slip.


Dal punto di vista emozionale i rimedi floriterapici più indicati, in caso di candidosi vaginale, possono essere i seguenti:

Fiori di Bach

- Agrimony: riporta armonia e pace

- Beech: apre alla tolleranza e alla compassione

- Crab Apple: restituisce la purezza

- Gentian (Candidosi recidivante): predispone alla fede… quella di guarire, per esempio


Fiori Australiani

- Bottlebrush: aiuta a lasciarsi andare e a ritrovare la serenità per affrontare i cambiamenti della vita

- Green Essence: restituisce la purezza e armonizza la vibrazione di qualsiasi parassita con la vibrazione del proprio corpo rendendolo innocuo

- Peach-flowered Tea-tree: aiuta a trovare un rinnovato equilibrio, accresce la responsabilità per la propria salute e stimola la volontà di completare i progetti

- Spinifex: dà sollievo, rinforza e aiuta nel prendere coscienza delle cause emotive delle malattie

La floriterapia esplica la propria azione curativa attraverso il riequilibrio delle emozioni. I rimedi floreali, infatti, stimolando la forza risanatrice intrinseca in ognuno di noi riattivano i circuiti virtuosi atti a trasformare gli atteggiamenti negativi nella loro accezione più positiva e ci portano a vivere la nostra realtà (qualunque sia) con maggior obiettività e serenità. 

N.B. essendo la naturopatia una disciplina che si fonda sulla personalizzazione, appositamente non sono state date indicazioni sul tempo di somministrazione, la posologia e le modalità di assunzione dei rimedi.

La riflessologia plantare

A complemento e completamento di qualsiasi percorso terapeutico sia esso di tipo farmacologico o biologico, le sedute di riflessologia plantare sono un valido e duraturo strumento per ritrovare il proprio benessere. Infatti, la riflessologia plantare, è una metodica antica di riequilibrio inconscio, unitario e profondo dell’organismo che prende il nome dal termine “riflesso” che in medicina viene definito come una risposta che l’organismo dà involontariamente e talvolta anche inconsciamente a stimoli provenienti dall’ambiente che lo circonda o dal suo interno stesso. Il riflesso ha sempre un finalismo e la reazione che scatena è sempre utile all’economia dell’intero organismo. Attraverso la riflessologia plantare, dunque grazie alle informazioni immesse con la stimolazione di punti precisi del piede a cui il corpo risponde in forma riflessa, l’organismo è indotto ad elaborare una serie di accorgimenti che mirano a rafforzare la propria tendenza all’autoconservazione e, di conseguenza, a ristabilire le basi dell’equilibrio fisico, emotivo e psichico indispensabili per il mantenimento dell’omeostasi e per percorrere la strada dell’autoguarigione. Il tocco preciso e delicato al tempo stesso, l’incontro col terapeuta, lo scambio energetico e verbale in un clima di accoglienza e scevro da giudizi così come l’eventuale integrazione di altre tecniche o rimedi, fanno delle sedute di riflessologia plantare un luogo di ritrovo (con se stessi) e di interazione dove il risultato è sempre diverso e sorprendente rispetto alla somma di ogni singolo rimedio, farmaco o consiglio che costituisce la cura.


Utilissime per prevenire l'insorgenza della candidosi e mantenersi in una condizione di benessere psicofisico ed emotivo sono anche le sessioni di yoga nidra, che aprono una finestra sulle nostre risorse interiori risvegliando consapevolezze ed intuizioni oltre che una rinnovata vitalità e capacità di adattamento e le sedute di reiki, che sostengono e distendono nel profondo restituendo la giusta energia laddove si è verificato un disequilibrio.


N.B. I contenuti dell'articolo hanno il solo scopo di diffondere la conoscenza e in nessun modo si sostituiscono al consulto medico o intendono fornire diagnosi, terapie e prognosi.


Bibliografia consultata:

- “Curarsi con il cibo” - Catia Trevisani - Edizioni Aam Terranuova

- “Il manuale Merk per la salute” - AAVV - Raffaello Cortina Editore

- “Fiori di Bach per adulti e bambini” - Catia Trevisani - Edizioni Urra

- “Il potere terapeutico dei fiori australiani” - Ian White Edizioni - Tecniche Nuove